Cibi antinfiammatori: cosa sono?
L’infiammazione è una risposta naturale del corpo all’ingresso e alla proliferazione di patogeni. Tuttavia, quando diventa cronica, può̀ contribuire allo sviluppo di diverse patologie, tra cui malattie cardiovascolari, disturbi autoimmuni e metabolici, come diabete, obesità̀, artrite reumatoide, sindrome dell’intestino irritabile e ipertensione.
Negli ultimi anni, alcuni modelli alimentari ispirati alla dieta mediterranea hanno guadagnato attenzione per il loro potenziale effetto antinfiammatorio. Questi regimi enfatizzano il consumo di alimenti ricchi di sostanze bioattive in grado di modulare l’infiammazione, riducendo invece l’assunzione di cibi pro-infiammatori tipici della dieta occidentale.
Un aspetto chiave della salute intestinale è l’equilibrio del microbiota. La disbiosi intestinale, ovvero un’alterazione della composizione e della diversità dei microrganismi che colonizzano il tratto gastrointestinale, può̀ favorire l’infiammazione e contribuire all’insorgenza di diverse patologie.
Tra gli alimenti con proprietà antinfiammatorie spiccano:
Frutta e verdura, ricche di vitamine, antiossidanti e fibre.
Frutta secca e semi, fonti di acidi grassi essenziali e minerali.
Pesce grasso (salmone, sgombro, sardine), ricco di omega-3.
Carboidrati complessi, come cereali integrali, che sono alla base di una corretta
alimentazione e hanno una funzione energeticaOlio extravergine di oliva, un vero e proprio alleato contro l’infiammazione.
Anche alcune spezie, come curcuma e zenzero, sono state studiate per le loro proprietà̀ antinfiammatorie, sebbene i loro effetti siano più̀ evidenti con un consumo regolare e in dosi elevate.
Diverse ricerche scientifiche suggeriscono che un’alimentazione basata su questi principi possa aiutare a ridurre i marker infiammatori e a migliorare la salute generale, confermando il ruolo chiave della dieta nella prevenzione di numerose patologie.